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Attività scientifica

Il diritto alla soggettività di genere

Ferrari, F. (2021). Il diritto alla soggettività di genere: tutelare l'identità sessuale, affettiva e familiare dei minori. In P. Bastianoni (a cura di) Tutela, diritti e protezione dei minori. Una lettura psico-socio-giuridica. 233-270, Junior-Bambini, Parma.

Dall'introduzione:

Potremmo definire la “soggettività” come l’esperienza che l’individuo ha di sé in quanto attore e coautore del sistema di significati a lui disponibile. Se tale sistema di significati offre al soggetto una griglia di comprensione di Sé-nel-mondo, esso può anche essere considerato la matrice dinamica ed epigenetica in cui il Sé si sviluppa. Tuttavia, dentro tale sistema, il soggetto non solo struttura un’identità (autocoscienza e definizione di sé), ma si pone in una relazione epistemicamente attiva e dialettica con i significati e le possibilità del suo contesto. Un “soggetto”, dunque, è al tempo stesso: una “sub-stanzia” individuale, oggetto di scoperta da parte di sé stesso; una co-costruzione della propria identità nell’interazione con il contesto e i significati in esso condivisi; ma anche un soggetto critico (e potenzialmente sofferente) di fronte ad un sistema sociale e politico di strutture culturali e di potere da subire, confermare, contestare e/o modificare.

Bambini e adolescenti sono soggetti in divenire che, a partire da un vissuto precoce ed unico, costruiscono la loro identità dentro un processo di socializzazione, e si trovano ad essere attori in una relazione di potere dilemmatica: in cui cioè la matrice di senso proposta dall’adulto è allo stesso tempo impalcatura necessaria alla costruzione del Sé e potenziale violenza simbolica (Bourdieu e Passeron, 1970). Specialmente laddove ignori, forzi o offenda le premesse strutturali del soggetto e la sua possibilità di esistere in armonia con sé stesso. Guardando alla persona in divenire, ci dobbiamo porre sia la domanda sul “chi può o deve diventare”, sia quella sul “chi e cosa è già”, e la dialettica tra queste domande apre a vaste implicazioni etiche, pedagogiche e psicologiche. In particolare, però, ci interroga sull’impatto che avranno le nostre idee di adulti, di fronte all’ignoto dell’altro di cui ci prendiamo cura, su quella stessa mente in evoluzione di cui siamo responsabili. Per questo sono importanti le nostre idee su quelle categorie con cui definiamo le “essenze” delle persone in senso biologico o esistenziale. Il genere è forse la più radicale di queste idee: un sistema di categorizzazione ed organizzazione dell’esperienza e delle relazioni, che struttura la nostra esperienza e la orienta in un contesto sociale conforme. Ma anche un ordine relazionale gerarchico, maschilista ed eterosessista, che discrimina gli individui sulla base della loro conformazione somatica e della loro affettività, condizionandone l’espressione delle specificità individuali. La violenza simbolica del genere sta in gran parte nella sua naturalizzazione: l’idea che esso sia qualcosa di “naturale”, dunque non arbitrario e al di là della possibilità di scelta dei soggetti, che ne soffrono, paradossalmente, poiché esso va contro la loro natura. Questo capitolo, al fine di interrogarsi sulla tutela delle diverse soggettività, si propone prima di tutto di mettere in evidenza la “struttura” del genere nei suoi processi identitari, relazionali e di sviluppo, come una ragnatela in cui i soggetti si trovano, si conoscono e si muovono gli uni verso gli altri.


Indice del capitolo


Capitolo ottavo

Il diritto alla soggettività di genere: tutelare l'identità sessuale, affettiva e familiare dei minori.

Federico Ferrari


1. Introduzione: la soggettività di genere

2. Il genere e il sistema eteronormativo

2.1. La tautologia eteronormativa

2.2. La naturalizzazione del genere

3. Processi psicosociali del genere

3.1. Ruoli, stereotipi e pregiudizi di genere

3.2. La socializzazione di genere

3.3. Sviluppo della “costanza di genere”

3.4. Sviluppo e identità sociale di genere

4. La violenza simbolica dell’eteronormatività

4.1. Sessismo e “gender-role strain”

4.2. La violenza di genere

4.3. La violenza omobitransfobica

5. Minoranze sessuali e soggettività “fuori dal binario”

5.1. L’identità sessuale tra varianze multiple ed eteronormatività

5.2. Intersex. La varianza del sesso biologico

5.3. Gender non conformity. La varianza del genere

5.4. Infanzia e adolescenza “gender variant”

6. Famiglie fuori dai generi

6.1. Parentele di sangue o parentele d’amore?

6.2. Le famiglie omogenitoriali

6.3. Famiglie transgenitoriali

7. Conclusioni: la tutela delle soggettività di genere

Bibliografia







In questa pagina potete trovare gli abstract dei miei libri e dei capitoli di cui sono autore all'interno di collettanee.

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